La fattura di acquisto, che contiene una descrizione troppo generica, senza indicazioni in merito alla natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi oggetto dell’operazione, non dà diritto alla deduzione dei costi e alla conseguente detrazione dell’IVA. Questo è quanto deciso dalla suprema Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 12081, del 6 maggio 2024.